domenica 1 gennaio 2012

Il ritorno del cavaliere

da " Piovono rane"

Il prossimo boato di nazional-populismo

Comunque, temo che ci sia qualcosa di meno ridanciano di quel che sembra, nel titolodel ‘Giornale’ di oggi. Qualcosa che vedremo con più chiarezza nel 2012 e forse, nei primi mesi del 2013. Insomma, in campagna elettorale. Quella durante la quale il Cavaliere combatterà pancia a terra per tentare la quarta e più sbalorditiva vittoria con cui assicurarsi la vecchiaia, magari al Quirinale.
E quel qualcosa sarà un boato di nazional-populismo estremo, una battaglia mediatica feroce contro l’Europa e soprattutto contro l’euro «voluto dalla sinistra e che ci ha reso più poveri», un richiamo animale contro le tasse e i sacrifici «imposti dallo straniero», un misto di patriottismo revanscista e di incanalamento della nuova rabbia sociale contro un nemico esterno, le cui quinte colonne saranno identificate qui con il Pd e in generale chi non starà con loro.
Prepariamoci, preparatevi.
Non sarà certo la prima volta nella storia che la pauperizzazione dei ceti medi diventa nazional-populismo, e mai come ora le condizioni sono favorevoli a questo scenario: pensate solo alla Bce che regala centinaia di miliardi di euro alle banche mentre queste continuano a speculare, negli stessi giorni in cui un governo pieno di banchieri e fortemente voluto dal Pd entra nella carne viva delle bollette, delle pensioni, dell’affitto da pagare.
Prepariamoci, preparatevi.
Anche perché nel frattempo non sembra che la cosa sia chiarissima a sinistra. Una sinistra che ha già perso il treno per andare a vincere le elezioni e ora è di nuovo lacerata, sfrangiata e a pezzi, con il suo maggior partito immobile e pronto a diventare il facile bersaglio di una nuova e devastante indignazione, quella contro i veri o presunti ‘poteri forti stranieri’ con i quali se resta ancora fermo sarà sempre di più identificato, fino all’ennesima, devastante sconfitta
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