domenica 22 gennaio 2012

Ancora storie di donne


di Ignazio Marino

MUORE DOPO CESAREO A CROTONE. STILLICIDIO CHE DEVE FINIRE

Si tratta di uno stillicidio raggelante. La sanità calabrese è da tempo sotto osservazione della nostra Commissione anche per quanto riguarda il parto cesareo: a Reggio Calabria il 65% delle donne vengono sottoposte a parto cesareo, anche se l'Organizzazione Mondiale della Sanità sostiene che la media dei parti cesarei dovrebbe arrivare al 13,7%. Per di più l'intervento avviene generalmente in piccole strutture private accreditate, quasi sempre di mattina, in un giorno feriale. Una scelta che sembra motivata dalla possibilità di ottenere un rimborso economico per l'intervento più che dalla tutela della salute delle pazienti.
La cartella clinica acquisita dai carabinieri del Nas all'ospedale di Crotone non offre dati sufficienti. Da una prima analisi non si comprendono appieno i motivi che hanno spinto i medici a porre l'indicazione per il parto cesareo;le informazioni sono inoltre insufficienti anche a fare chiarezza sui fattori di rischio e gli eventi che hanno portato alla morte, a soli 19 anni, di Jessica Rita Spina.
La direzione sanitaria dell'ospedale si è dimostrata collaborativa, tuttavia nella documentazione clinica mancano elementi per far piena luce su quanto accaduto e individuare o escludere eventuali responsabilità del personale sanitario. La Commissione sta effettuando pertanto un ulteriore approfondimento, inviando all'ospedale alcuni quesiti per avere risposte certe al più presto.

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